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CORRIERE della SERA

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2009-01-01

"Pensioni, donne a 65 anni in modo volontario"

Berlusconi: "Non è Di Pietro

che pilota le inchieste sul Pd"

Il premier: "Resto garantista con tutti". Il leader Idv: "Vuole rottura tra noi e il Pd per continuare a imperare"

Silvio Berlusconi (Ansa)

Silvio Berlusconi (Ansa)

MILANO - Di Pietro dietro le inchieste sul Pd? Una "sciocchezza assoluta". Silvio Berlusconi, in una intervista al Giornale, è categorico. "Non sono un esperto di complotto - dice il premier - so però che in Italia ci sono duemila pm fuori da ogni controllo". Per questo "affermare che ora sono pilotati da Di Pietro mi sembra una sciocchezza assoluta". Il Cavaliere ribadisce la sua posizione "garantista con tutti, specialmente nei confronti dei nostri avversari politici". Quindi non entra nel merito "di accuse che attendono tre gradi di giudizio". Però "è certo: la sinistra pensava di essere 'diversa', di avere una sorta di monopolio dell'etica. Non è mai stato vero nel passato, non è vero adesso".

"FACCIA I NOMI" - Dura la risposta del leader dell'Italia dei Valori: "Quando un presidente del Consiglio sostiene che ci sono duemila magistrati fuori controllo, bisogna che faccia i nomi e indichi esattamente cosa hanno fatto: forse sono fuori dal suo controllo, perciò serve l'indipendenza della magistratura". Secondo Di Pietro Berlusconi "vuole la rottura tra noi e il Pd, vuole dividerci per continuare a imperare. Noi invece vogliamo unirci per offrire un'alternativa di legalità e di giustizia sociale al paese". Una risposta alla tesi ribadita dal Cavaliere, secondo cui è impossibile dialogare con il Pd sulle riforme finché sarà in piedi l'alleanza con l'Idv.

PENSIONI - Berlusconi affronta poi alcuni dei principali temi politici ed economici. Sulla parificazione dell'età pensionabile delle donne dice: "Si potrà fare in modo graduale e volontario. Non è praticabile l'ipotesi di lasciare senza esecuzione la sentenza della Corte di giustizia europea". Berlusconi esclude comunque interventi più generali sulle pensioni. "Già in campagna elettorale avevamo escluso di intervenire di nuovo sulle pensioni - dice il premier - anche se c'era un buon motivo per farlo. Il Governo Prodi, per tenersi buoni i sindacati, aveva infatti manomesso la nostra riforma per eliminare il cosiddetto 'scalone', con un costo di 10 miliardi di euro per il bilancio pubblico. Si tratta di un onere ingente, del tutto ingiustificato se si pensa che serve per mandare in pensione chi ha appena 58 anni ed ha davanti a sé una aspettativa di vita di almeno altri 20 anni".

TASSE - Sulla pressione fiscale: "Sono certo - spiega il premier - che entro la fine della legislatura la rivoluzionaria innovazione della finanziaria per tre anni, inattaccabile dalle lobbies parlamentari, darà i suoi frutti e ci consentirà di far scendere la pressione fiscale". Per farlo, però, oltre a "ridurre drasticamente il costo della macchina statale" bisogna intervenire anche sull'evasione fiscale. "il fenomeno è diffuso al di là di ogni immaginazione", spiega il premier, raccontando che anche a lui hanno tentato di vendere senza fattura una pianta rara per il suo parco botanico in Sardegna. "Se si arriva a questo punto di sfrontatezza, quando c'è di mezzo il presidente del Consiglio, significa che questa prassi è ritenuta addirittura normale". Ma il "federalismo fiscale ci darà grande aiuto per sconfiggere questo malcostume, perché i Comuni saranno coinvolti nell'accertamento dei redditi dichiarati".

 

31 dicembre 2008(ultima modifica: 01 gennaio 2009)

 

 

 

 

 

 

 

 

REPUBBLICA

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2008-12-31

Intervista a tutto campo del presidente del Consiglio al Giornale

"Momento giusto per riforme che non incidono sui costi pubblici"

Berlusconi e l'agenda del 2009

in testa giustizia e federalismo

"Stessi doveri e diritti tra magistrati accusatori e avvocati della difesa"

Confermata la lotta all'evasione: "Hanno provato a vendermi una pianta senza fattura"

<b>Berlusconi e l'agenda del 2009<br/>in testa giustizia e federalismo</b>

Silvio Berlusconi

ROMA - Riforma della giustizia, crisi economica, federalismo. Sono alcuni degli argomenti affrontati da Silvio Berlusconi in un'intervista al Giornale. Il premier coglie l'occasione per parlare anche di Alitalia e di evasione fiscale. Con un aneddoto: "Hanno tentato di vendermi senza fattura una pianta rara per il mio parco botanico in Sardegna".

Giustizia. La riforma della giustizia "arriverà nella prima seduta del Cdm del nuovo anno". Con la crisi "è il momento giusto per fare riforme che non incidono drammaticamente sui costi pubblici, come quella della giustizia, del processo civile e di quello penale, oltre che delle intercettazioni telefoniche".

Separazione delle carriere. Nella riforma della giustizia ci sarà la separazione delle carriere, con i "magistrati accusatori, che chiameremo 'avvocati dell'accusa': dovranno avere gli stessi doveri e diritti degli avvocati della difesa". Quanto alle indagini, "restituiremo alla polizia giudiziaria il ruolo che aveva sin dal 1989 mentre ora l'iniziativa è nelle mani dei pm, di fatto sottratti a ogni controllo con conseguenze devastanti".

Intercettazioni. Le intercettazioni "vanno consentite solo per i reati più gravi", anche per mettere fine al "teatrino mediatico giudiziario che viola la privacy".

Taglio delle tasse e federalismo. Berlusconi sottolinea che uno dei problemi "più seri" da risolvere è quello dell'evasione fiscale, cui darà un forte contributo l'approvazione del federalismo. "Entro la fine della legislatura la rivoluzionaria innovazione della Finanziaria per tre anni, inattaccabile dalle lobby parlamentari, darà i suoi frutti e consentirà di far scendere la pressione fiscale". Il federalismo "darà grande aiuto per sconfiggere il malcostume dell'evasione, perché i Comuni saranno coinvolti nell'accertamento dei redditi dichiarati".

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Bossi? Un amico. Berlusconi conferma la "solida amicizia con Bossi": con il leader della Lega "nessun contrasto", dice, smentendo le frizioni sulla priorità tra federalismo e presidenzialismo.

Crisi economica. "La profondità e l'estensione della crisi sono nelle mani dei consumatori", afferma il premier sottolineando che una riduzione degli acquisti porterebbe a una riduzione della produzione "dando vita a un circolo vizioso molto rischioso". A conti fatti, "nel 2009 ci sarà un risparmio medio di oltre mille euro per ogni italiano, grazie al minor costo della benzina e delle bollette di luce e gas". In totale, "ogni famiglia potrebbe trovarsi con un bonus di oltre mille euro per componente". Somma che andrà ad aggiungersi "al pacchetto di misure decise dal governo per tutelare le fasce più disagiate".

Veltroni e Di Pietro. Il "Veltroni dialogante del Lingotto non si è mai visto" e l'abbraccio con Di Pietro si sta rivelando "mortale per il Pd", ripete Berlusconi, ribadendo che non siederà "mai al tavolo" con chi "insulta l'interlocutore ogni giorno".

Plauso a Fini. "Fini si sta mostrando nei fatti un presidente della Camera equilibrato e competente". E cita il predecessore, Pierferdinando Casini, che "più che guardare al futuro, mi sembra preso dalla nostalgia di un passato che non tornerà più".

Murdoch. ''C'è un proverbio che dice: si cambia casa, non gli amici. Ecco, Murdoch è un vecchio amico e ha capito meglio di altri che sull'Iva da applicare alla pay tv non potevamo sottrarci al diktat dell'Europa''.

Donne in pensione a 65 anni. "Penso che la parificazione dell'età pensionabile delle donne si potrà fare in modo graduale e volontario", afferma il premier. Secondo il quale non è praticabile l'ipotesi "di lasciare senza esecuzione la sentenza della Corte di giustizia europea" che prevede la parità dell'età pensionabile fra uomini e donne. Ed esclude comunque interventi più generali sulle pensioni.

Fine della carta. "Entro il 2012 prevediamo l'abolizione totale della carta nella pubblica amministrazione. Ogni pratica sarà digitalizzata con l'eliminazione delle code agli sportelli e la possibilità per tutti di operare da casa o dall'ufficio con il computer e i. Ogni cittadino sarà dotato di una propria casella di posta elettronica per i rapporti con la pubblica amministrazione".

La Cgil. "Il governo prima illustra le sue proposte alle parti, poi ascolta le loro richieste e alla fine decide. Il ricatto permanente non deve più funzionare". Berlusconi illustra così la sua visione dei rapporti con i sindacati, in particolare con la Cgil, divisi in questi mesi sulla strategia da adottare nella firma degli accordi su Alitalia o pubblico impiego. Sul caso Alitalia la Cgil "prima ha agito in simbiosi con la sinistra per ostacolare l'accordo. Poi, resasi conto dell'impopolarità del suo comportamento si è seduta al tavolo con gli altri sindacati e ha contribuito al successo dell'intesa". Quanto al pubblico impiego, "si è autoesclusa dalla firma ma è probabile che, di fronte al risultato ottenuto dai lavoratori pubblici in un momento di crisi, un aumento di 70 euro al mese, il vertice della Cgil si sia reso conto dell'errore".

(31 dicembre 2008)

 

 

 

 

L'UNITA'

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2008-12-28

 

 

 

 

 

 

il SOLE 24 ORE

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2008-12-31

Berlusconi, "Federalismo e riforma della giustizia: ecco i miei progetti per il 2009"

di Chiara Beghelli

31 dicembre 2008

Giudici, responsabilità di nuovo sotto esame

Misure anti-crisi, pensioni, politica estera, i rapporti con Bossi e Veltroni: il premier Silvio Berlusconi, anche se in vacanza nella sua villa in Sardegna, ha rilasciato un'intervista al "Giornale", in cui spiega dettagliatamente al direttore Mario Giordano i progetti del governo per il prossimo anno. E non tralascia nulla, terminando con l'augurio che nel futuro il Pdl possa trovare un nuovo leader "giovane e preparato, pronto a accogliere un'eredità che – dice Berlusconi - sarò lieto e orgoglioso di affidargli".

Le misure anticrisi. Nel 2009, secondo il presidente del Consiglio, le famiglie potrebbero avere a disposizione anche 3mila euro in più, grazie al calo del prezzo del petrolio e dell'Euribor, che favorisce chi deve pagare le rate del mutuo, oltre ai provvedimenti approvati dal Governo in favore delle fasce più deboli, vale a dire la carta acquisti (la "social card") da 40 euro al mese e il bonus famiglia che va dai 200 ai mille euro al mese. Gli Stati Uniti, dice Berlusconi, si sono ispirati all'Italia quando hanno proposto il piano Paulson per il sostegno all'industria dell'auto. L'importante, secondo il premier, è non modificare il proprio stile di vita, continuare a comprare per non far diminuire la produzione industriale e salvare così i posti di lavoro.

Le pensioni. Il premier sottolinea come la proposta del ministro Brunetta di innalzare l'età pensionabile a 65 anni anche per le donne in realtà derivi da un'indicazione della Corte di Giustizia europea, che ha sottolineato l'attuale discriminazione delle donne, "costrette" da andare in pensione a 60 anni. Di abbassare l'età pensionabile non se ne parla, anche perché, continua Berlusconi, in pochi anni l'aspettativa di vita potrebbe arrivare anche a 120 anni.

Le riforme. La crisi può essere un'occasione per mettere mano a "riforme importanti", in primo luogo quella della giustizia e passando per la restrizione delle intercettazioni, "da consentire solo per i reati più gravi, come il terrorismo internazionale e il crimine organizzato di stampo mafioso".

Il governo, inoltre, non dovrà più sottostare al "ricatto" dei sindacati: sì al dialogo, ma alla fine è il governo a decidere. Anche l'evasione fiscale è un problema da risolvere nel 2009, anche grazie al nuovo coinvolgimento dei Comuni nell'accertamento dei redditi dichiarati.

I conti pubblici. La pressione fiscale scenderà, anche grazie alla riduzione della spesa pubblica che passerà dal taglio dei costi per la Pubblica Amministrazione, dove i servizi saranno tutti digitalizzati entro il 2012.

I rapporti con Pd, Lega e la politica estera. Basta con gli insulti da parte dell'opposizione, basta con il "giustizialismo" alla Di Pietro, basta con la sinistra che crede di avere "il monopolio dell'etica". Berlusconi conferma inoltre la "solida amicizia" con Bossi e il successo del progetto del Pdl, nonché l'importanza della politica estera: "In 7 mesi, dice Berlusconi, ho incontrato 57 leader stranieri", ricordando anche l'impegno nella soluzione della crisi fra Georgia e Russia e quello speso nella costruzione di un rapporto di fiducia fra Stati Uniti e Federazione Russa, pensando già il vertice del G8 alla Maddalena in programma a luglio.

 

 

 

 

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